……..ma esistono aborti che non sono “dichiarati”.
Esistono altri modi per procurare un aborto, che non sono esplicitamente dichiarati quali mezzi abortivi ma che di fatto possono provocare l’interruzione della gravidanza.
- a) La pillola estro-progestinica, per esempio, è un’associazione di estrogeni e di progestinici, in forma monobasica oppure trifasica. E’ la più usata per evitare una gravidanza e, in effetti, ha un’efficacia alta in questo senso.
Agisce grazie a quattro meccanismi:
- blocco ovulatorio;
- alterazione dell’endometrio, il quale viene reso non adatto all’annidamento di un ovulo, eventualmente fecondato, e non permette che gli vengano fornite le sostanze necessarie per le sue prime fasi di sviluppo. Per tali motivi è abortigeno, infatti impedisce, in questo caso, non la fecondazione, bensì lo sviluppo di un ovulo fecondato.
- alterazioni del muco cervicale, reso più viscoso e quindi meno penetrabile dagli spermatozoi
- alterazioni a livello della motilità tubarica.
- b) La contraccezione ormonale con solo progestinico, che può essere effettuata in tre modi:
- minipillola, che è costituita da piccole dosi di progestinico, assunte senza alcuna interruzione.
Agisce grazie a cinque meccanismi:
* alterazione dell’endometrio, che non consente quindi l’annidamento della blastocisi e quindi provoca l’aborto;
* luteolisi, che comporta la regressione precoce del corpo luteo, per cui si riducono i tassi plasmatici di progesterone, provocando l’aborto;
* alterazioni del muco cervicale;
* alterazione della motilità tubarica;
* blocco ovulatorio, ma non in tutti i casi (le statistiche parlano di meno del 50-60%).
- progestinici iniettabili deposito, che consistono in iniezioni trimestrali o semestrali di progestinici deposito. La loro azione consiste in:
* bloccare l’ovulazione, ed in molti casi questa situazione diviene irreversibile;
* alterare l’endometrio, rendendolo non adatto all’annidamento ed alla nutrizione della blastocisti, e quindi agendo in modo da provocare un aborto;
* alterare il muco cervicale;
* alterare la motilità delle tube;
- progestinici deposito, che sono degli impianti sottocutanei, come le spirali medicate al progesterone, o gli anelli vaginali. I loro meccanismi d’azione sono i medesimi della minipillola e di conseguenza anche i rischi.
- c) Pillola del giorno dopo, conosciuta anche come contraccezione d’emergenza, può essere costituita da soli estrogeni, da estro-progestinici, dal danazolo, dagli analoghi del Gn-RH.
E’ molto efficace nell’impedire la nascita di una nuova vita umana e la sua azione è solo distruttiva e si esplica attraverso:
* alterazioni dell’endometrio, che impediscono quindi l’annidamento della blastocisti e quindi provocano l’aborto;
* luteolisi, cioè il corpo luteo regredisce creando così una carenza di progesterone, non consentendo in tale modo la prosecuzione di una gravidanza e provocando l’aborto;
* alterazioni della motilità tubarica.
- d) Pillola del mese dopo, conosciuta meglio col nome RU 486. La sua somministrazione determina una forte azione anti-progesterone, provocando quindi l’interruzione della gravidanza.
- e) Spirale, conosciuta anche con la sigla U.D. La sua presenza nella cavità uterina impedisce l’annidamento della blastocisti, praticamente provocando l’aborto.
Questi sono, in modo molto sintetico, le forme di aborto “nascosto”, non dichiarato, in quanto sono provocate o dall’assunzione di farmaci particolari, o dall’uso di mezzi meccanici.
In ogni caso, qualsiasi sia il “mezzo” usato, e che viene normalmente definito come contraccezione, è chiaro che non lo è realmente, ma ha come conseguenza proprio l’interruzione di una gravidanza, spesso all’insaputa della donna che magari si è affidata, e fidata, di tali procedure, pensando che siano innocue per lei ( e non lo sono, perché danneggiano molto la salute) e che possano evitare una gravidanza.
Purtroppo la realtà è ben diversa in quanto non evitano un concepimento, bensì impediscono che esso possa andare avanti provocando quindi un aborto…….che nessuno conosce!
Adele Caramico Stenta