Charlie, Isahia, Alfie, Ines e Vincent Lambert…….e chissà quanti altri di cui non conosciamo nomi e storie!
Vorrei poter dire che è tutto un incubo, che presto mi sveglierò e mi renderò conto che è stato tutto un brutto sogno, ma purtroppo non è così.
Cosa fare? Possiamo restare a guardare e o a leggere su internet tutte queste notizie?
La triste vicenda di Vincent Lambert suscita lo sdegno di chi ama la vita, di chi sente che vada difesa ad ogni costo.
Perché una persona disabile viene considerata non degna di vivere? Perché stanno infliggendo a Vincent una morte lenta ed atroce, per privazione di acqua e cibo?
Trovare le parole giuste per esprimermi mi è molto difficile anzi è impossibile.
Come si fa a trovare le parole per dire che non è giusto che una persona debba morire di sete perché è disabile? E’ ovvio che si debba mangiare e bere per poter vivere.
Come si fa a restare indifferenti davanti ad una persona che sta soffrendo perché viene privata del suo diritto fondamentale: VIVERE?!?
E diventa impossibile, per me, trovare parole che rendano giustizia a questo uomo, a Vincent Lambert, al quale viene tolta la vita lentamente, morendo di sete.
Le domande nella mente sono molte ma al di sopra di tutte c’è: perché il mondo tace davanti a tutto questo?
E la madre di Lambert mi sembra Maria che sotto la Croce sta assistendo all’agonia di quel Figlio condannato ingiustamente.
A quante “Maria” sotto la Croce dovremo assistere ancora? A quante morti inflitte dovremo ancora assistere senza poter intervenire??? Quando capiremo che siamo tutti persone umane a prescindere dal ruolo che occupiamo e da quale sia la nostra salute?
(Adele Caramico Stenta)