22 ottobre 2024: S. Giovanni Paolo II

E’ diventato un giorno sempre più particolare il 22 di Ottobre, un giorno in cui non si può dimenticare della Festa liturgica di S. Giovanni Paolo II.

Ma devo dire che, anche se di anni ne sono passati da quel 2 aprile 2005, è’ ancora tutto così presente nella mia mente: quella sera col televisore sempre acceso da giorni, da quando la malattia del Papa si faceva sempre più incalzante, da quando ormai la speranza che il caro Giovanni Paolo II potesse farcela si faceva sempre più esile.

Ma il cuore di chi lo ha amato, e continua ad amarlo anche ora, non riusciva ad accettare che lui su questa terra non ci sarebbe stato più, che lui sarebbe passato ad un’altra Vita, quella Eterna.

E’ vero, la fede ci porta ad accettare tutto questo ed a vedere questo momento doloroso come un “passaggio” dalla vita terrena alla vera Vita.

Però il nostro cuore umano e fragile piange perché non è semplice affrontare questo “distacco”!

Mi sono detta quella sera del 2 aprile 2005: come farò adesso? …è morto il Papa mio!

Sì, l’ho sempre definito così: Il Papa mio!

“Mio” perché sui suoi documenti ho studiato, sui suoi scritti si è basata la mia formazione teologica, sulla strada segnata da lui ho camminato durante il suo Pontificato.

Ora, a distanza di tanti anni, posso dire che tutto ciò che lui insegnava è entrato dentro di me, un poco alla volta.

Ma non  è entrato soltanto in ciò che ho studiato ma proprio nel cuore, portandomi a vivere, senza rendermene conto, secondo quanto lui ci proponeva di fare. O almeno sforzandomi di farlo.

Il cammino non è facile, ci sono sempre le cadute.

Ma lui ci ha detto una cosa fondamentale: “Non abbiate paura, mai!”

Sulle sue orme, insieme con la mia famiglia, ho deciso di vivere e di improntare tutta la nostra vita.

Pregando nel Cenacolo familiare con il Santo Rosario, meditando sui misteri come lui ci ha insegnato, lo sentiamo sempre più vicino a noi.

E’ come se anche lui si sedesse vicino a noi, mentre la corona del Rosario passa fra le nostre mani, e ci dice ancora una volta:

Non abbiate paura!

Grazie Giovanni Paolo II! 

(Adele Caramico Stenta)