2 aprile 2005 – ore 21,37: Giovanni Paolo II
entra nella casa del Padre
Sapevamo che sarebbe successo prima o poi….
Il nostro Santo Padre ormai non stava più bene fisicamente, ma la sua forza di volontà, la sua fede erano troppo forti e grandi per potersi fermare davanti alle malattie fisiche.
Non ci sono parole per esprimere ciò che si prova dentro il proprio cuore in questo momento.
Inutile scrivere su cosa egli abbia fatto nella sua vita terrena: ormai lo sanno tutti e ne stanno parlando ovunque.
Sappiamo bene ciò che egli ha fatto, le sue lotte per la pace nel mondo, per l’unione fra i popoli e le religioni. Conosciamo bene l’amore per tutti, soprattutto per i più deboli ed indifesi, la sua predilezione per i bambini che abbracciava e benediceva ovunque andasse.
La sua incessante difesa della vita umana, della famiglia, della pace……….sono tutti ricordi che hanno lasciato il segno in tutto il mondo, ma soprattutto nei nostri cuori.
Ho un ricordo personale di Giovanni Paolo II: la sua venuta nella mia Arcidiocesi di Gaeta, nel giugno 1989.
Un ricordo speciale perché, passando fra la folla che lo stava aspettando, si fermò davanti a me e prese in braccio la mia prima figlia, Mariachiara, la accarezzò e la benedisse. Il ricordo di quello sguardo che si incontrò col mio è qualcosa che custodisco nel mio cuore come un bene prezioso di valore inestimabile.
Non fui capace di dirgli nulla, ripresi solo in braccio mia figlia mentre lui mi fissava negli occhi: quello sguardo che diceva tutto. Diceva amore, pace, serenità, fede e protezione. Ma soprattutto diceva :
“Non abbiate paura, aprite, anzi spalancate le porte a Cristo”.
Voglio ricordarlo così….ogni parola sarebbe insufficiente a definire la grandezza di questo Pontefice.
L’affetto che abbiamo per lui si deve ora trasformare in preghiera ed impegno a portare avanti tutto ciò che lui ci ha sempre indicato di fare.
Ci manchi caro Giovanni Paolo II, ci manchi tanto…… ma sappiamo, nella fede, che tu ora sei col Signore, nella gloria del Paradiso, e con la Mamma Celeste che hai sempre invocata e che ti ha sempre sostenuto nel tuo cammino terreno.
Grazie Karol!
Adele Caramico – 03/04/2005