Piccolo Alfie,
al mattino quando mi sveglio il primo pensiero va a te. Guardo le notizie sul cellulare per sapere se dall’Inghilterra ci sono novità. Poi tutto il giorno ci sono pensieri per te, per la tua vita che va difesa a tutti i costi.
La tua vita, già così sofferente dopo pochi mesi dalla nascita, ora da un anno si trova sempre più sui media.
Da un anno alcune persone dall’Italia stanno cercando di aiutarti, di portarti via dall’ospedale in cui ti trovi per farti venire qui. Molte persone ci sono, di cui i nomi non si conoscono perché non vogliono apparire ma solo fare qualcosa per te, che si danno fare per te e per i tuoi genitori.
Le foto che ti ritraggono, i video girati dal tuo papà, hanno girato il mondo e commosso tutti.
Il tuo papà, Tom, ha un coraggio incredibile. Non permetterà mai che al suo bambino facciano qualcosa. Sta lottando per te, insieme alla tua mamma Kate. Stanno lottando perché ti venga riconosciuta quella dignità della vita che dovrebbe essere riconosciuta a tutti noi.
Ma il paese dove vivi ha già deciso, ha decretato che domani 23 aprile 2018 il tuo cuore debba essere fermato, il tuo respiro bloccato.
Ti staccheranno il ventilatore…………
E riguardo i video in cui ti vedo muoverti e reagire.
Rileggo tutto quanto è stato scritto e firmato da “altri” e deciso di fare domani, ma non da Dio. Tutto questo è contro ogni logica umana: la vita è importantissima!
La tua vita, piccolo Alfie, è importante per tutti noi, è importante per i tuoi genitori, è importante per il Signore della vita che ha voluto che tu nascessi.
Ora solo lacrime scendono al pensiero che domani, a quest’ora, tu non ci sarai più.
Nel cuore i vari sentimenti si intrecciano: rabbia, delusione, angoscia e …tanta voglia di abbracciarti.
Piccolo Alfie, è stato fatto il possibile da tanti, da molti. Ora resta solo l’impossibile a Dio.
Un bacio piccolo Alfie: figlio di tutti noi!
(Adele Caramico Stenta)