Da stamattina sto cercando di mettere nero su bianco per parlare di Vincent Lambert…
Da stamattina non faccio che pensarci, non faccio che rivedere quel video di ieri in cui si nota il suo essere cosciente, il suo pianto. Ho ascoltato più volte le parole della sua mamma….
Non riesco a scrivere molto. Il cuore è straziato. Mi sento impotente.
Penso a lui, penso alla sua mamma che deve vedere suo figlio morire per una morte imposta e provocata e non perché il cammino terreno di Vincent sia terminato.
Lo stanno terminando, altri.
Lo stanno terminando altri uomini che hanno preso decisioni al suo posto, al posto dei suoi genitori….al posto di Dio.
No, non sono esagerata. Decidere della vita e della morte di una persona significa mettersi al posto del Creatore, significa stabilire fino a quando una vita valga la pena di essere vissuta, significa dare un valore “variabile” all’esistenza umana.
Significa “quantificare” il nostro valore di persone……e se non siamo più in grado di produrre, scadiamo ed allora? La soluzione, che altri trovano, è :cancelliamo la persona!
No, non riesco ad accettare questa visione distorta e mortifera della nostra esistenza.
Ma noi, essere umani, come siamo diventati?
Vincent Lambert………la tua sofferenza, quella dei tuoi genitori, è la sofferenza dell’umanità intera che ha perso di vista cosa significhi la stessa parola “umanità”
(Adele Caramico Stenta)